Il mondo evolve a ritmi, a volte, frenetici e lo stesso succede al mondo dell’hospitality. Occorre rimanere al passo con i tempi, mantenere il controllo e guidare gli eventi senza lasciarsi travolgere da essi. Gli “ingredienti del successo” sono numerosi e saperli misurare e miscelare è un must per gli imprenditori di questo mondo. Francesco Leopizzi, un’imprenditore del turismo con diverse strutture tra Toscana, Puglia e Lazio, è riuscito a cogliere le opportunità che gli si sono presentate ed ha voluto raccontarsi in questa intervista.
Buongiorno Francesco, ci racconti meglio la tua storia e la storia delle tue strutture?
Una volta laureato in Economia e Commercio presso la Sapienza di Roma, ho fatto un anno a Londra nel Marketing. Poi sono rientrato in Italia per seguire una delle strutture turistiche di proprietà della mia famiglia, il Camping Village Rocchette all’età di 26 anni. Durante questa esperienza ho conseguito un MBA full-time presso la Luiss Business School. Non appena finito l’MBA sono entrato nel business di famiglia, Acquisizione e Gestione Immobiliare commerciale e turistica tra Roma, Castiglione della Pescaia, Lecce e Gallipoli. Da quel momento, all’età di 27 anni, oltre a gestire Il camping Village Rocchette, abbiamo acquisito altre strutture e abbiamo realizzato operazioni immobiliari a vocazione turistica, Alberghi e Camping Village.
Mi posso definire un imprenditore che lavora in un family business e pertanto mi occupo di molti aspetti dei nostri investimenti, dalla fase di start up, alla gestione ordinaria e straordinaria, finanza, marketing e manutenzioni ordinarie e straordinarie di tutte le nostre proprietà, senza distogliere mai l’attenzione da potenziali investimenti per accrescere il patrimonio.
Ci fai una fotografia del tuo Ospite Tipo? Quali sono le caratteristiche principali dei tuoi ospiti e dei loro soggiorni?
Doveroso, fare una distinzione della tipologia di struttura scelta. Nei Camping Village Toscani e nelle case vacanza di Gallipoli accogliamo prettamente famiglie tra i 30 e 50 anni e coppie di persone tra i 50 e i 65 il cui scopo del viaggio è trascorrere una vacanza al mare. Nell’ hotel di Roma, abbiamo turisti leisure per il 70%, prettamente coppie sole o con bambini, e business per il 30%.
Le prenotazioni per le vacanze vengono effettuate per una buona parte con un anticipo di un mese dalla data di arrivo, mentre le prenotazioni nell’hotel di Roma arrivano a una settimana circa dall’arrivo per i clienti europei e con circa un mese di anticipo per i clienti extraeuropei.
Quali erano le problematiche principali che hai riscontrato e perché hai deciso di attivare la tariffa BeSafe Rate?
Ho scelto di utilizzare la tariffa BeSafe Rate perché sono sempre stato convinto che servisse un prodotto facile, poco costoso e di semplice gestione per dare ai clienti l’opportunità di mettere al sicuro la propria prenotazione ed il proprio impegno economico, da imprevisti. La forza di BeSafe lato albergatore sta nel fatto che non carica il reparto booking dell’hotel nella gestione del cliente poiché tutto è rimandato agli uffici della BeSafe. Il prodotto offerto è utilizzato come una leva di marketing e l’incasso immediato non è contestabile, a differenza della tariffa not refundable
Come hai integrato la tariffa BeSafe Rate nella tua strategia di vendita?
La tariffa BeSafe è collocata tra la standard rate e la not refundable. Per incentivare i periodi in cui non c’è molta richiesta la posizioniamo al pari della standard o leggermente sotto.
Che impatto ha avuto l’implementazione della tariffa sulla tua organizzazione e quali sono i risultati che hai ottenuto affiliandoti a questo servizio?
Ritengo che la BeSafe Rate sia stata una buona scelta e per questo motivo l’abbiamo attivata in tutte le nostre proprietà e la attiveremo nelle prossime in costruzione.
Come vedi il tuo futuro e il futuro dell’industria turistica in generale?
Stiamo affrontando una situazione inaspettata che ci ha colti tutti di sorpresa. Stiamo subendo danni, purtroppo per molti irreparabili, ma sono convinto che presto la situazione si normalizzerà ed in seguito ricominceremo a recuperare il terreno perduto. Sfortunatamente non dipende tutto dalla volontà di noi imprenditori, ma dobbiamo affidarci ad una classe politica assolutamente inadeguata a gestire un paese come l’Italia che ha sempre avuto un grandissimo potere attrattivo. Torneremo ad essere una meta ambita, sperando che la classe dirigente prenda coscienza di quanto ci siamo indeboliti con questa pandemia e prenda provvedimenti concreti in aiuto della nostra economia. Non sono ottimista se penso a chi ci governa, ma so che gli imprenditori e tutti gli italiani faranno il massimo per rialzare la testa.