Riparte il turismo nelle città: come approfittarne? - BeSafe Group
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Riparte il turismo nelle città: come approfittarne?

Nel corso dell’ultimo anno o più, le attività ricettive presenti nello scenario urbano, dalle principali città d’arte a quelle minori, hanno visto sostanzialmente azzerarsi i propri ricavi, con un calo di oltre l’80% dei flussi turistici. La causa principale è stata soprattutto l’assenza di arrivi dai mercati extraeuropei. Possiamo però dire che, dalla metà del mese di aprile, abbiamo assistito a una prima fase di ripresa del turismo nelle città, grazie alla riapertura degli spostamenti tra le regioni italiane.

Turismo nelle città: i segnali di ripresa

A questi timidi segnali ha fatto seguito un’importante impennata nel mese di maggio, sia in termini di soggiorni che di prenotazioni in città per i prossimi mesi estivi. Tutto questo grazie soprattutto al progressivo aumento dei soggetti vaccinati e alla contestuale diminuzione del numero di contagi, che hanno portato all’allentamento di molte delle restrizioni per quanto riguarda i flussi turistici verso le città. A ciò si è aggiunto il ritorno di ospiti stranieri, principalmente europei, che da sempre costituiscono linfa vitale per il turismo nelle città italiane.

Le previsioni per i prossimi mesi sono sicuramente ottimistiche. Infatti, con il Green Pass Covid-19 istituito dall’Unione Europea, sarà consentita la libera circolazione di tutte le persone vaccinate, con tampone negativo o guarite dal virus.

Strategie per la ripartenza

Come detto, veniamo da più di un anno in cui si è lavorato poco o nulla e può esserci il rischio concreto che la nostra strategia di vendita sia arrugginita e non adeguata al contesto attuale. Difatti, se da un lato ci sono i presupposti per una ripartenza della nostra attività, dall’altro siamo ancora lontani dai risultati raggiunti in tempi pre-pandemia per i quali dovremmo, verosimilmente, attendere ancora un altro anno.

Pericoli da evitare

Per cogliere tutte le opportunità date dal ritorno del turismo nelle città, sono da scongiurare atteggiamenti fuori luogo che si pongano obiettivi irraggiungibili e che possano compromettere seriamente le potenzialità di profitto nell’immediato futuro.

Come ribadito più volte in precedenti articoli, la nostra strategia non può mai prescindere dalla realtà, dal contesto storico-politico in cui ci troviamo, dagli eventi che influenzano direttamente o indirettamente la nostra attività.

In questo momento ci troviamo di fronte ad un aumento dei flussi turistici verso le città e proprio sulla base di questo, attraverso alcuni accorgimenti fondamentali, possiamo sviluppare una strategia commerciale adeguata. Seppur la domanda ricettiva sia ancora lievemente bassa, e non paragonabile a quella verso le strutture di mare e montagna, dobbiamo cercare di adottare le misure più corrette sin da subito.

Ricerca dei clienti

Nelle città più grandi quali Roma, Firenze, Venezia, le nostre azioni di vendita, prima dell’avvento della pandemia, erano spesso orientate ad una pianificazione che creasse le basi (attraverso la visibilità online, le giuste politiche tariffarie, etc.) per poter ricevere quante più prenotazioni possibili. Una volta stabilita la migliore strategia, non restava altro che attendere l’arrivo delle prenotazioni e dei turisti in città.

Lavorare attivamente

Se questo modus operandi passivo a volte non era sufficiente ad ottimizzare le vendite, a maggior ragione non può esserlo in questo periodo storico. Nell’ottica di sfruttare al meglio le potenzialità del turismo in città, è chiaro come diventi ora fondamentale lavorare attivamente, differenziando la propria distribuzione, alla ricerca di nuove fonti di clientela.

A tale scopo, alla classica strategia di revenue management, per dare visibilità alla nostra struttura ed intercettare gli utenti online, dovremo affiancare una strategia commerciale che abbia lo scopo di stipulare convenzioni e accordi di collaborazione con altre strutture del territorio. Pensiamo ad esempio a tutte quelle attività come enti, aziende, agenzie che necessitano, per loro o per loro clienti, di soggiorni o di servizi ricettivi (come, ad esempio, i meeting).

Fidelizzare gli ospiti

L’obiettivo finale sarà quello di garantirsi uno zoccolo di prenotazioni che sarà parallelo rispetto a quello al quale possono attingere anche i nostri competitors.

Inoltre, se il nostro customer care sarà all’altezza, avremo una serie di ospiti fidelizzati a lungo termine che ci aiuteranno a fare occupazione, soprattutto quando la domanda di mercato è bassa come in questi mesi.

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